Tesla – Senza luce

Il nostro parere

Tesla (2020) USA di Michael Almereyda

Il visionario inventore Nikola Tesla lotta per portare a compimento il suo rivoluzionario sistema elettrico, quindi affronta una sfida ancora più spinosa con il suo nuovo sistema per l’energia senza cavi in tutto il mondo.

È difficile dire di cosa tratta questo film perché si perde in divagazioni che sembrano qualcosa che avrebbe avuto più senso in una produzione teatrale alternativa. La compagna di Tesla, Anne, la figlia del finanziere J. Pierpont Morgan, funge da narratrice dando voce alle riflessioni di Almereyda. A un certo punto apre un computer portatile Apple e ci dice che Tesla, nonostante tutta la sua genialità, restituisce la metà dei risultati di ricerca di Google di Edison e che esistono solo una manciata di sue fotografie.

Come può uno spettatore sentirsi coinvolto emotivamente da questa struttura concettuale soprattutto con un budget assai ridotto? Il regista risolve il quesito affidandosi a dettagli irrilevanti, soluzioni e svolazzi per ricamare su una vita che è un mistero.  La scelta si rivela poco felice, anche se va apprezzato il coraggio dell’anticonvenzionalità nella narrazione e nei rischi che si prende nello stile e nei contenuti.

Ci vuole certamente dire che il genere biografico è solo speculazione ma fallisce nel tentativo di restituirci un mistero. Senza magia e senza luce propria un film sull’elettricità non può aver effetto.

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