Survivor. Meccanica imprecisa

Il nostro parere

Survivor (2015) USA di James McTeigue

L’idea di sorprendere il pubblico facendo fare il cattivo ad un notorio “buono” dello schermo è stata una delle grandi intuizioni di Sergio Leone (vedasi C’era una volta il west ed il ruolo di Henry Fonda), ma non può essere da solA il fondamento di un film. Succede questo a Survivor, dove il regista McTeigue (famoso per V per vendetta) trasforma l’ex 007 Pierce Brosnan in un killer freddo e spietato che cerca di far esplodere una bomba potentissima nel bel mezzo del capodanno di New York. A rompere le uova nel paniere l’agente CIA interpretato da Milla Jovovich che, smessi i panni di Resident Evil, dà vita ad un personaggio fragile, ma intelligente. Come poi lei riesca a risolvere tutto resta, tuttavia, un mistero perchè dallo sviluppo della trama proprio non si capisce.

La resa è assai deludente poichè il film non decolla mai, stretto tra  le incongruenze della sceneggiatura e le interpretazioni legnose di tutti gli attori in campo. Inoltre, Pierce Brosnan il cattivo l’aveva già fatto con ben altri risultati in Quarto protocollo. Qua si limita ad assottigliare le labbra quando è arrabbiato, qualche volta a strizzare gli occhi per dare l’impressione del caos calmo che agita questo assassino prezzolato. Anche la Jovovich sembra a disagio, troppo fuori posto per un’agente che dovrebbe avere ben altra esperienza. Va bene evitare le imprese muscolose e le acrobazie tipiche del genere, va bene umanizzare il personaggio conferendogli motivazioni nobili (inserite in modo decisamente forzato) ma la protagonista deve essere definita nei suoi tratti fondamentali e non piatta e banale.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email