Rapporti prefabbricati. Scene da un matrimonio ungherese.

Il nostro parere

Rapporti prefabbricati (1982) UNG di Bela Tarr
Bela Tarr è un regista di culto che piace a molti, ma è decisamente noioso in questo film. C’è da dire che Tarr gira come i Dardenne trent’anni prima senza avere il supporto entusiastico di cui godono i due registi belgi.

La storia è quella di una coppia dal matrimonio alla separazione, in un insieme di scene improntate alla più totale adesione al cinema-verità. Il risultato è un film poco interessante e poco riuscito. Come al solito, però, bisogna contestualizzare e non vedere il film come un prodotto eterno. L’opera è stata girata in pieno periodo comunista quando la dittatura imponeva canoni stilistici precisi. Tarr li distruggeva come distruggeva i valori su cui si basava la cultura ungherese in quegli anni. Da qua l’interesse per la pellicola e la considerazione per un autore capace di sovvertire i temi per vedere il vuoto dietro l’ideologia.

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