Quasi nemici – Eloquenza

Il nostro parere

Quasi nemici (2017) FRA di Yvan Attal

Neila arriva in ritardo a lezione venendo attaccata dal professor Mazard con frasi offensive. Accusato di razzismo, sessismo e quant’altro, il professore dovrà insegnare alla giovane l’arte della retorica. E così farà, attraverso una serie di episodi di natura diversa, fino all’immancabile lieto fine, che consiste, per la ragazza in un completo successo accademico.

Cosa sarà venuto in mente ai distributori di dare questo infelice titolo al film? Davvero si pensa che il pubblico sia così scemo da accorrere in sala perchè il titolo richiama un altro? Perchè non chiamare tutti i film come Via col vento allora? E pensare che sarebbe bastato una pubblicità accorta e intelligente per far risaltare l’opera per quello che è: un piacevolissimo prodotto che sa unire la retorica tipica del cinema francese parlato con attori di spessore ad una riflessione sagace, ancorchè semplicistica, del razzismo e della comprensione reciproca.

Declinato con un cotè ottimistico, è una commedia con meccanismi perfettamente oliati (e per questo anche troppo prevedibili) in cui gli opposti finiscono per attrarsi, almeno umanamente, e per giungere ad una amicizia rassicurante.

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