Quando

Il nostro parere

Quando (2023) ITA di Walter Veltroni


Giovanni, nell’estate del 1984, mentre si tenevano i funerali di Berlinguer, finisce in coma. Da quel giorno la vita di Giovanni è stata messa in pausa, ma dopo 31 anni i suoi occhi si aprono e l’uomo si risveglia finalmente dal suo profondo sonno.


Una storia esile, una fiaba su quello che ci siamo persi nel corso di questi ultimi trent’anni, una riflessione sul tempo che passa e non torna più indietro, ma soprattutto un nostalgico omaggio alla propria gioventù. Questo è quello che ha messo in scena Veltroni nel suo ultimo film che ha il sapore di un Come eravamo che giunge fuori tempo e con una limitata capacità di narrare la storia d’Italia.

I personaggi appena accennati sono idealtipi che probabilmente  Veltroni ha visto passare davanti a sè nel corso della sua carriera politica, ma resta l’idea di un già visto, di una rimasticatura di quanto già narrato senza un vero apporto personale nè tantomeno con una scelta registica originale.

Il film assume così l’aspetto di una fotografia che cattura un istante ma non sa renderlo eterno.

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