Le perle della corona. L’ironia applicata alla storia.

Il nostro parere

Le perle della corona (1937) FRA di Sacha Guitry

Uno scrittore (lo stesso Guitry) racconta alla moglie la storia attraverso i secoli di alcune perle raccolte in tutto il mondo, giunte in Europa e, loro malgrado, partecipi delle vicende storiche e umane. Guitry attraversa i generi, passando dal vaudeville al film di avventura, con la consueta ironia lanciando al pubblico la sua personale interpretazione della storia, intesa come un percorso predeterminato. Particolare importante è la partecipazione di Arletty che interpreta (quasi irriconoscibile) una crudele ed improbabile regina abissina.

Il tema è comunque sempre lo stesso. La passione, l’amore, il sentimento, il sesso sono centrali nella storia del genere umano. Si cerca di giustificare i propri comportamenti con la ragione di stato, con principi generali di economia, ma poi gli errori sono dettati da ben altro: la casualità e l’istinto.

Rai 3, o meglio Enrico Ghezzi, prosegue nella sua meritevole opera di recupero del grande commediografo francese, permettendo allo spettatore di godere della intelligente e dissacratoria vena di Guitry, brillante mattatore delle sue stesse pellicole.

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