Ladyhawke – Amanti perduti

Il nostro parere

Ladyhawke (1985) USA di Richard Donner

In un magico mondo medievale, un giovane borseggiatore aiuta una coppia di amanti, colpiti da una maledizione che impedisce loro di poter stare insieme.

Girato principalmente nel nord Italia con la fotografia splendida del premio Oscar Vittorio Storaro, ”Ladyhawke” è pieno di magnifici paesaggi e castelli dai colori che sembrano bruciati dal tempo. Il film presenta un buon cast, tra cui Rutger Hauer, Michelle Pfeiffer, John Wood, nei panni del vilain, il giovane ladro, Matthew Broderick, vera anima dell’opera con il suo tono scanzonato che contrappunta le pesantezze melodrammatiche della storia d’amore.

Rutger Hauer è un bel cavaliere perduto che molto deve al fascino del Roy Beattie di Blade Runner. Michelle Pfeiffer si afferma definitivamente dopo il folgorante ruolo in Scarface con una presenza erotica vivida. Da segnalare l’interpretazione di Leo McKern il prete ubriacone responsabile della difficile situazione degli amanti.

Donner ha grosse difficoltà a coordinare i vari elementi della visione d’insieme. L’equilibrio tra ironia e dramma cade in ingenuità, con salti logici abbastanza evidenti. Le scene di grande avventura o di splendore visivo, comprese le riprese del falco condannato che si libra in alto sopra la testa o vola basso su un lago, con le estremità delle ali appena immerse nell’acqua, sono unite ad altre scene con dialoghi banali.

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