La famiglia Belier. Cantare al cuore

Il nostro parere

La famiglia Belier (2015) FRA di Eric Lartigau

Paula, adolescente nella provincia francese, vive con i genitori ed il fratello sordomuti. Lei, però, ci sente benissimo e canta, canta magnificamente. Notata casualmente dal suo insegnante al liceo, viene convinta a partecipare all’esame di ammissione di Radio France, a Parigi. Paula si trova nella difficile situazione di scegliere tra il canto, la sua passione, e la vita a casa, nella fattoria dei genitori che fanno totale affidamento su di lei per comunicare con gli altri e l’amore adolescenziale sbocciato con Gabriel.

Bravissimi gli attori (i due genitori Viard e Damiens sono esemplari), sceneggiatura spumeggiante ed arguta: riesce a toccare il tema della disabilità con intelligenza e sensibilità senza mai cadere nel pietismo o, al contrario, nella banalizzazione. Il buon gusto di Lartigau permette al pubblico di gioire e commuoversi nella giusta misura. Non mancano poi dei siparietti comici esilaranti sulla sessualità dei due genitori.

Le musiche di Michel Sardou sono il tappeto romantico su cui viene costruito il pathos delle scene più toccanti.  Quando Paula canta Je vole, è impossibile non commuoversi.

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