Il primo giorno della mia vita – Un attimo

Il nostro parere

Il primo giorno della mia vita (2022) ITA di Paolo Genovese

Un uomo che di mestiere fa il motivatore; un’agente di polizia; una ex ginnasta che ha perso l’uso delle gambe; un ragazzino sovrappeso. In una notte piovosa, si trovano tutti insieme “ospiti” di un misterioso individuo che li ha recuperati un attimo prima di attuare l’ultima decisione della loro vita.

Genovese ritorna alle atmosfere di The place con un’opera che affronta il tema del suicidio, certamente non usuale nelle nostre sale. Tratto da un suo romanzo, il film sembra un’ideale prosecuzione del film citato, poichè il protagonista è ancora una volta un personaggio misterioso dotato di chissà quali poteri soprannaturali,  posto in quel luogo da non si sa chi in quanto non è intenzione del regista dirci cosa c’è aldilà della vita, ma solo porci quesiti etici importanti.

Genovese punta su una sceneggiatura attenta ed un gruppo di attori importanti che cercano di infondere ai personaggi dimensione e profondità anche nel piccolo Gabriele Cristini che regge benissimo la parte. La sceneggiatura, accurata, non riesce a prendere vita completamente nel film lasciando un senso di distacco che impedisce, in parte, di essere coinvolti.

Il film è girato molto bene con una fotografia riuscita che mostra una Roma quasi spettrale, seguendo molto bene l’evoluzione dei personaggi.

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