Il buio oltre la siepe – Eroi americani

Il nostro parere

Il buio oltre la siepe (1962) USA di Robert Mulligan

1932. Scout, una ragazzina, vive in Alabama con il fratello ed il papà Atticus, avvocato vedovo e rispettato da tutti. Atticus deve difendere un nero accusato di violenza carnale, accusa chiaramente effetto di odio razziale e completamente infondata. L’uomo sceglie di combattere per la giustizia, contro ogni forma di razzismo, circondato dall’odio dei concittadini.

Il romanzo di Harper Lee e il film, grazie alla solida interpretazione di Gregory Peck, hanno fatto di Atticus Finch un simbolo della democrazia e dei diritti umani. Il suo straordinario senso della giustizia e la sua incrollabile forza etica lo hanno trasformato in un eroe della cultura americana, eroe portatore di principi ispirati alla tolleranza e alla comprensione reciproca.

Mulligan, con una regia sorprendentemente moderna e vivace, sa narrare con stile classico ma forma anticipatrice del linguaggio cinematografico del cinema americano indipendente degli anni settanta. Il legal drama che interessa buona parte dell’opera scivola nel più ampio panorama della lotta per la parità razziale (siamo ai tempi delle marce di Martin Luther King). suggerendo valori e speranze di un’epoca poi affogata nel sangue dei Kennedy, di King, di Malcom X e dei ragazzi periti in Vietnam.

Eppure non si può non riconoscere un’alta valenza pedagogica per la pellicola, ideale per raccontare alle nuove generazioni cosa c’era e cosa rischiamo di riportare tra noi. La forza e la commozione che questo film suscitano sono indimenticabili.

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