I senza nome (1970) FRA di Jean Pierre Melville
La spiegazione iniziale varrebbe già tutto il film. La forma è del noir ma in realtà c’è tutta l’epica della tragedia greca con i personaggi destinati ad una sconfitta sicura. Tutti vanno verso il vuoto ma non arretrano mai pur sapendo del probabile destino.
Melville non si ferma in spiegazioni psicologiche o riflessioni speculative: è tutta azione e nell’azione i personaggi si svelano, mostrano le proprie debolezze e l’infelicità, la disperazione ed il coraggio.
Il ritmo secco e asciutto, la narrazione fredda, solo apparentemente inespressiva, la mancanza di eroi di riferimento (Delon e Montand sono usati in controtendenza rispetto ai loro cliché) sono centrali nella filmografia di Melville. Lo dimostrano anche Le Samourai e Notte sulla città, ultimo film del regista francese. Qualche cedimento nella frazione onirica in cui vengono descritte le allucinazioni di Montand. Da citare la partecipazione di Volontè