Gold. La grande truffa

Il nostro parere

Gold. La grande truffa (2016) USA di Stephen Gaghan

La storia, vera, di Kenny Wells che nel 1988, ad un passo dal fallimento, trova una miniera di oro in Indonesia. Per iniziare lo scavo deve però incocciare in politici corrotti, banchieri affamati di denaro e potere, membri del governo intenti ad arricchirsi sfruttando il sogno di Kenny e la sua voglia di riscatto sociale. Per lui l’oro è un sogno che desiderava realizzare dopo aver raccolto il testimone del padre, l’uomo che più di ogni altro ammirava.

Il film doveva essere diretto da Michael Mann. Si era interessato anche Spike Lee ma alla fine alla regia è arrivato Stephen Gaghan, onesto direttore, autore di Syriana e della sceneggiature di Traffic. Lo spunto interessante non è valorizzato a dovere per l’eccesso di colpi di scena, di scene madri e per la semplificazione del personaggio di Kenny, ridotto a semplice idealista un po’ coglione che non ha mai compreso nulla, se non il mondo di squali che lo circonda.  McConaughey è ingrassato di 20 kg per la parte, trasformandosi in modo speculare all’opera che lo ha portato all’Oscar in Dallas Buyers Club. L’operazione non gli riesce anche qua per una sovraesposizione che focalizza tutto il film su di lui, lasciando nell’ombra le tante tematiche che potevano essere approfondite.

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