Fortuna granda (2022) ITA di Alberto Gottardo e Francesca Sironi
Documentario che racconta com’è vivere a Goro, un paesino in fondo al Delta del Po. Qui ogni abitante è impiegato nella raccolta delle vongole, ma a Goro vivono anche quattro giovani di sedici anni, che frequentano un istituto professionale. La scuola è stata aperta per arginare la dilagante dispersione scolastica, ma i ragazzi sanno che una volta cresciuti dovranno intraprendere lo stesso mestiere dei loro genitori.
Vincitore del Premio Solinas per il documentario, Fortuna granda è uno sguardo oggettivo sulla povertà culturale che gioca sull’effetto rifrattivo del cinema. I due registi sembrano sottomessi alla realtà che li circonda, che ha già definito la vita di questi ragazzi che, parole loro, dovranno svegliarsi all’alba fino oltre i settant’anni: un destino già deciso.
In effetti la macchina da presa registra i vuoti, le indecisioni. I silenzi inquietano e svelano qualcosa che i ragazzi non vogliono ammettere. Forse per questo si è deciso di non aprire lo sguardo sul contesto esterno, permanendo solo tra le mura di casa, quelle della scuola e quella del mare, senza inserire altri contatti, altri aspetti della vita quotidiana.
Con alcuni momenti di stanca, soprattutto nella prima parte, ma con tenacia e con un’atmosfera a volte sospesa, incontriamo un mondo diverso.