Estate violenta. Un amore in guerra.

Il nostro parere

Estate violenta (1959) ITA di Valerio Zurlini
Nell’estate del ’43 a Riccione nasce l’amore tra una vedova trentenne ed il giovane figlio di un gerarca fascista. Lo “scandalo”, tale era una storia con questa differenza d’età, e la passione nascono e finiscono con la caduta di Mussolini.
L’analisi storica non è particolarmente approfondita anche se Zurlini lavora sulla psicologia dei personaggi giustapponendola al contesto storico, quasi ad identificare le sorti del fascismo con quella della vicenda amorosa.
Il bianco e nero è nitido, netto, come netto è lo stile registico. L’attacco aereo del finale, girato molto bene, è l’apogeo di un’opera con molti pregi ma con un grande difetto: non riesce mai a coinvolgere pienamente lo spettatore, resta un oggetto lontano, distante.

Zurlini era un regista di talento, troppo dimenticato, capace di avere uno stile personale distinguibile.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email