Atti degli apostoli – Rossellini insegna

Il nostro parere

Atti degli apostoli (1969) ITA di Roberto Rossellini

Lo scriba Aristarco, la cui condizione è quella di schiavo, spiega la storia e le usanze ebraiche a un amministratore romano appena giunto. Gli riferisce anche di Gesù, crocifisso da tempo, ma la cui memoria è ancora viva in quel luogo. Gli apostoli, intanto, ricominciano a predicare raccogliendo nuovi discepoli ma scatenando la persecuzione.

In una miniserie televisiva di 5 puntate, Rossellini riprende il discorso intavolato in Il Messia, proseguendo nello studio dei testi sacri per raccontare ciò che è avvenuto dopo la morte di Gesù. Con stile piano e didascalico, rispettando in modo assoluto la cronologia, il regista approfondisce le tematiche religiose ed etiche, grazie anche alla consulenza di Carlo Maria Martini.

Siamo lontanissimi dai tempi televisivi di oggi, poichè l’impostazione è semidocumentaristica. Gli attori scelti, non a caso,  sono non professionisti senza mestiere e con una recitazione approssimativa. L’obiettivo di Rossellini è narrare la realtà dell’epoca. Per questo motivo sceglie di eliminare ogni leziosità mantenendo uno stile austero e divulgativo.

Il regista privilegia il piccolo gesto, la cura del dettaglio alla narrazione che appare poco più di una lettura. Come suo costume la stesura della sceneggiatura è avvenuto dopo un laborioso scavo e studio della tematica, attraverso il confronto con decine di esperti. Mancava forse il credo religioso in Rossellini ma non gli è mai stata lontana la spiritualità frutto di un’intelligenza onnivora.

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