Diabolik – Anni sessanta

Il nostro parere

Diabolik (2021) ITA di Manetti Bros

Dal famoso fumetto di Angela Giussani, le avventurose vicende di Diabolik, un ladro spietato che si scaglia contro banche, famiglie benestanti e persone che si sono arricchite in modo illecito, derubandole senza pietà.

Diabolik nasce dalla penna delle sorelle Giussani nel 1962 ed i Manetti hanno voluto essere fedeli (anzi fedelissimi) al taglio visivo voluto dalle autrici con attenzione assoluta sia nella ambientazione (scenografia, costumi, pettinature) che nella riproduzione.

Dopo l’adattamento cinematografico di Bava del 1968, il nuovo “Diabolik” è molto più vicino ai “Fumetti”, ma al suo interno c’è un perfetto adattamento della storia “L’arresto di Diabolik” del 1963. I fratelli Manetti hanno preso due decisioni chiave: una per mantenere l’ambientazione nell’immaginario Clerville degli anni ’60 e l’altra per mantenere la crudezza dei libri originali di Diabolik. Queste due decisioni costituiscono il fondamento di un’opera che offre un’esperienza cinematografica spietata.

La parte convincente è senza dubbio questa, filologica. Diventa meno appassionante per la staticità di alcuni momenti e per gli anacronismi che lo spettatore smagato di oggi coglie immediatamente. Il fascino del vintage comunque resta forte ed è senza dubbio una grande idea l’aver puntato su un personaggio così iconico.

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