C’era una truffa a Hollywood – Crepuscolo

Il nostro parere

C’era una truffa a Hollywood (2020) USA di George Gallo

Reduce dal fiasco totale della sua ultima pellicola, Max Barber, produttore cinematografico in debito con la mafia, decide di produrre un nuovo film per saldare così i suoi debiti. Il suo piano di guadagno consiste nel produrre un film con scene d’azione pericolose, in modo da uccidere l’attore principale e intascare i soldi dell’assicurazione.

Robert di Niro. Tommy Lee Jones. Morgan Freeman. Questi tre valgono diciassette nomination all’Oscar, di cui quattro vinti. Ma sono anche tre attori i cui anni migliori sembrano essere finiti persi come sono in film di scarso valore, spesso relegati a comparsate. La vecchiaia, però, non può essere una scusa, basta guarda ad Anthony Hopkins che ha conquistato il suo secondo Oscar all’età di 83 anni per “The Father”.

De Niro, poi, sta sprecando il suo talento in opere disastrose (‘The Irishman’ è l‘eccezione alla regola) e ha trascinato ora i suoi amici in questo remake dell’omonimo film del 1982, riscritto dal regista con Posner senza un minimo di fantasia.

Come scrivono i critici all’interno del film, “L’unica cosa buona è che questo film dura solo 90 minuti”, frase impietosa che potrebbe valere per quest’opera ricca solo di battute prevedibili e stantie con personaggi a malapena credibili.

C’è da sperare che De Niro, Freeman e Jones vedano la luce in fondo al tunnel e possano darci negli anni del crepuscolo film all’altezza della loro fama.

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