Mia moglie è un fantasma – Ritorni

Il nostro parere

Mia moglie è un fantasma (2o2o) UK di Edward Hall

Un medium tiene una seduta spiritica per uno scrittore che soffre di blocco dello scrittore. Tuttavia, evoca accidentalmente lo spirito della sua prima moglie defunta, che porta a un triangolo amoroso sempre più complesso con la sua attuale moglie.

Il grande successo a Broadway dell’opera teatrale ‘Blithe Spirit’ di Noël Coward nel 1941 ha reso inevitabile un adattamento cinematografico, per il quale Coward stesso ha scritto la sceneggiatura e che ha portato a un successo altrettanto travolgente. Era il 1946.

Oltre settant’anni dopo ecco la nuova versione per il quale si può dire subito che gli attori sono stati scelti con indubbio gusto. A distanza di tanto tempo però vengono a mancare alcuni degli elementi di maggior presa, ovvero la visione conservatrice dei ruoli di genere che sembrano un po’ polverosi al giorno d’oggi, nonostante il mantenimento della storia nella sua originale ambientazione.

Nella sua accurata messinscena, in cui spiccano costumi e scenografie di ottimo livello, Hall riesce a dare ritmo e forza nella prima parte mentre lo spirito ironico di Coward si perde nel tono caustico finale dove manca in parte leggerezza.

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