A modern family (2018) USA di Andrew Fleming
Erasmus e il suo compagno Paul sono un’affiatata ed eccentrica coppia. La loro vita viene messa a soqquadro dall’arrivo del nipote di Erasmus. Il padre del bambino è in prigione e sembra che non abbia nessun altro posto dove andare. Il ragazzo metterà a dura prova la pazienza di Erasmus e Paul ma permetterà anche ad entrambi di sistemare molte cose nel loro amore.
Film assolutamente modesto che sposa la causa delle famiglie arcobaleno con un solo grande merito: i titoli di coda. Fleming crea uno slideshow di fotografie di genitori gay con i loro figli, ritratti che attestano la “normalità” di questo tipo di coppie, contrapposte ad un perbenismo e ad un puritanesimo che sta, purtroppo, riprendendo quota nell’America di oggi.
Giusto, quindi, affermare i diritti delle coppie omosessuali e combattere per cambiare la visione oscurantista della famiglia. Bisogna farlo, però, con buon gusto e con qualità. Il menage della coppia gay e il rapporto che si evolve tra loro e il bambino è di avvilente ovvietà, così come la carrettata di buoni sentimenti buttati a caso senza una vera trama, addossati uno sopra l’altro per giustificare una battaglia che non ha bisogno di giustificazioni. Ci sono, però, un paio di scene abbastanza riuscite.