50 km all’ora

Il nostro parere

50 Km all’ora (2024) ITA di Fabio De Luigi


Dopo la morte del padre, Rocco e Guido si ritrovano per il funerale. Guido è scappato molti anni prima lasciando Rocco solo con il padre che ha accudito per lunghi anni. Insieme partono per un viaggio in motorino, sogno dell’adolescenza,, per portare le ceneri sulla tomba della madre.


Alla terza regia De Luigi riesce ad emergere dalla sua comfort zone proponendo un’opera più matura e composita. Nel rapporto tra i due fratelli perde quei vezzi troppo legati al suo aplomb televisivo e si concede ad approfondimenti dei personaggi che non sono banali o superficiali. Insieme ad Accorsi costruisce due persone concrete, perse nella propria solitudine e alla ricerca di un nuovo significato nella propria esistenza. E’ vero, la trama si ispira al tedesco 25 km/h di Markus Goller, e al panorama germanico vengono sostituiti i colli emiliani con una natura quasi primitiva e lussureggiante.

Sostanzialmente è un film d attori più che di regia. Al netto di un paio di passaggi che si potevano evitare (la cavalcata erotica? la partita a pingpong?) che appaiono come forzature comiche che poco concedono alla trama o  che potevano essere inserite con meno esagerazioni e più credibilità, il resto è piacevole, malinconico e fine. Un road movie sorridente che sa dare qualche speranza d cambiamento che non ha avuto il giusto successo che meritava.

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