Sono tornato. La nostalgia della dittatura

Il nostro parere

Sono tornato (2017) ITA di Luca Miniero

Mussolini si risveglia al giorno d’oggi. Dopo essersi aggirato stordito per le vie di Roma viene raggiunto da un giornalista che, credendolo un comico, lo porta in televisione rendendolo famoso in tutta Italia. Le sue idee, aggiornate ma sostanzialmente invariate rispetto al passato, ottengono un incredibile successo tra le persone che lo considerano pazzo o un simpatico provocatore. Ma il suo progetto politico non si ferma: Mussolini vuole tornare davvero.

Trasposizione del tedesco Lui è tornato che faceva resuscitare Hitler nella Germania del 2015, il film di Miniero riporta il Duce nell’Italia confusa ed arrabbiata di oggi dove predomina un senso di frustrazione e rabbia che ricorda, assai più dell’omologo, il 1920 della nostra nazione. Il mezzo televisivo, poi, permette al fascismo di insinuarsi sotto forma “social”, quindi apparentemente depotenziato, nascosto in un frullatore in cui ogni opinione, anche la più violenta e balzana può sembrare attraente. I rischi impliciti della riabilitazione delle idee di estrema destra e della loro banalizzazione angoscia perchè sono “accettate” senza spirito acritico poichè è impossibile ormai, in una società anestetizzata e sprofondata nello smartphone, distinguere la realtà delle cose dalla realtà suggerita, modificata, abbellita del web.

Se la spinta iniziale è forte e dirompente, non lo è la sua pratica attuazione. Gli spunti forti del film tedesco scompaiono in una critica sociale all’acqua di rose, stemperata sapientemente per non urtare il pubblico generalista cui il prodotto era riservato. Manca ogni forma di coraggio, di sarcasmo verso l’Italia. Lui è tornato voleva essere un film provocante, sapeva di smuovere le acque perchè avrebbe mostrato lo spirito mostruoso che si annida nella normalità. Il finale anch’esso pessimista voleva essere un invito a non abbassare la guardia perchè il pericolo arriva dal nostro inconscio. Hitler e Mussolini sono stati solo coloro che hanno dato dignità ai sentimenti più vieti e inumani annidati in ogni persona, hanno manipolato i peggiori istinti dandogli protezione e nutrimento.

Nella versione italiana questo aspetto è rimosso, mancando del coraggio di essere spietato e realistico. Bravo Popolizio mentre Matano proprio non c’è perchè si affida a mossettine e smorfiette: reciti se lo sa fare, altrimenti rinunci a ruoli che richiedono ben altro spessore. Da ricordare la battuta sui cuochi in televisione.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email