Sicario. Mondo di lupi

Il nostro parere

Sicario (2015) USA di Denis Villeneuve

Canadese, 49 anni, Villeneuve è un regista emergente nel panorama hollywodiano: capace di reggere il ritmo di un film d’azione ma senza rinunciare mai ad approfondimenti, ad utilizzare la sua macchina da presa in modo indagatorio, senza mai accontentarsi dell’aspetto più propriamente spettacolare.

Sicario è un film duro ed estremo sulla lotta che la polizia sta conducendo contro i narcotrafficanti messicani, senza dubbio tra le più bande più violente e crudeli (ammesso che si possa fare una classifica) tra quelle che spacciano la droga. La cronaca nera riporta giornalmente di spaventosi eccidi di uomini donne e bambini nella lotta per il controllo dello spaccio, di giornalisti e poliziotti eliminati senza tanti problemi solo perchè svolgono correttamente il proprio lavoro, di agenti e politici collusi e corrotti con queste belve assetate di sangue.  Kate, agente di polizia in prima linea contro il narcotraffico, accetta per frustrazione di far parte di un gruppo di persone che lavora sotto la CIA per operazioni al limite del regolamento. Le normali procedure sembrano, infatti, finire nel nulla, lambendo i veri capi del traffico di stupefacenti.

Presto, però, Kate scoprirà che si va ben oltre, infrangendo la legge ed entrando in una zona in cui nessuno è più sicuro ed i diritti si dissolvono. Insieme a lei, due compagni di viaggio molto pericolosi come James Brolin e Benicio del Toro. Quest’ultimo, interprete di Alejandro, è il personaggio chiave, un uomo oscuro e tormentato che non ha più anima e coscienza, solo un vuoto spaventoso che traduce in violenza. Kate è un agnello sacrificale nelle mani di questi uomini che non hanno più nulla da perdere.

Sicario è un film spettacolare che non concede nulla allo spettacolo, violento che non indugia sulla violenza. Un film secco ed essenziale in cui i silenzi illustrano meglio di qualunque cosa ogni personaggio. Le fragilità di Kate sono portate sullo schermo in modo anche troppo esibito da Emily Blunt.

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