MIgliori nemici – Andare fieri

Il nostro parere

Migliori nemici (2019) USA di Robin Bissell

La vera storia dell’improbabile relazione tra una attivista per i diritti civili e un rappresentante locale del Ku Klux Klan durante le violenze dell’Estate razziale del 1971, a Durham, nello stato di New York.
E’ davvero una storia incredibile quella che è narrata in questo film, una storia straordinaria che ha avuto un epilogo sorprendente al punto da dar vita a pubblicazioni, documentari e ora un film. Gran parte del merito di questo film va ad un bravo Sam Rockwell, come sempre impeccabile quando deve fare un vilain con molte stratificazioni, come fatto in Tre manifesti ad Ebbing.
Meriti perchè questo film è professionalmente impeccabile, con un nobilissimo messaggio, ma è poco incisivo. Manca il pathos e molto dei personaggi  è affidato a scelte troppo semplici e scontate. Se il personaggio di CP, infatti, è riuscito e di spessore, lo stesso non si può dire degli altri del Klan, figure piatte e stereotipatamente cattive, così come i diversi caratteri che si alternano sono figure esemplari che difettano di carnalità.
Il racconto diventa così scorrevole ma prevedibile, sostanzialmente incolore pur avendo un materiale potenzialmente dirompente. Ci accontentiamo di un sano professionismo e di una vicenda esemplare che riconcilia con il genere umano.

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