La verità negata. Negazionisti

Il nostro parere

La verità negata (2016) UK  di Mick Jackson

La storia vera del processo intentato dal negazionista John Irving contro la studiosa dell’Olocausto Deborah Lipstadt che l’aveva attaccato nei suoi libri per le posizioni razziste ed antisemite. Irving, sostenitore del nazismo, intendeva dimostrare la sua credibilità come storico, rafforzando le sue posizioni che negavano l’esistenza delle camere a gas e il genocidio degli ebrei nei campi di concentramento. La causa legale viene seguita da un team di avvocati  ma non senza molti dubbi e preoccupazioni, viste le pressioni e l’importanza del procedimento. La vicenda segue il punto di vista della Lipstadt, ebrea anch’essa, combattuta tra le necessità procedurali ed il desiderio di dare voce alle vittime dell’odioso massacro.

Il film è girato con puntiglio e buon ritmo, improntato come stile come legal drama, più che come dramma etico, poggiandosi un po’ troppo sugli attori, soprattutto su Timothy Spalla che crea la figura tragica di un uomo pateticamente in lotta alla ricerca della considerazione dell’Accademia, quasi incapace (apparentemente) di comprendere la mostruosità delle sue affermazioni.

I tanti interrogativi suscitati dal film non sempre sono efficacemente ripercorsi dalla sceneggiatura di David Hare. Emerge imperativa, però, la necessità di non permettere che certe idee diventino una delle possibili interpretazioni della storia, fino a rendere impossibile distinguere la terribile verità dalla menzogna rassicurante di chi propugna l’odio razziale come soluzione del mondo.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email