Il giovane favoloso. Sempre caro sarà questo film…

Il nostro parere

Il giovane favoloso (2014) ITA di Mario Martone

Martone è regista di sensibilità e di impegno. Dopo aver finalmente ripreso la storia del risorgimento italiano, sia pure con una rilettura abbastanza ideologica (non è una novità) e legata ad un solo tipo di interpretazione, ha affrontato un biopic su uno dei principali autori della nostra letteratura: Giacomo Leopardi.

Ha rotto un tabù, rivitalizzando il biopic (genere frequentato con tono agiografico e disgustosamente melenso dalla fiction televisiva) che il nostro cinema tende a dimenticare come genere e come possibilità. L’ha fatto con grande intelligenza usando i versi leopardeschi senza farsi usare da loro; cercando di ritrovare il senso e la vertigine della poesia dello scrittore di Recanati. La sceneggiatura è, infatti, un lavoro filologico interessante per la scelta dei versi e dei brani recitati. Unire tutte queste parole armonizzandole con le tappe fondamentali di Leopardi rischiava di restituirci un personaggio appiattito sull’icona accademica.

In parte Martone paga pegno, soprattutto quando indulge su immagini abbastanza calligrafiche e promozionali, piuttosto che sull’intensità della storia. Ritrova, però, molti momenti originali in modo particolare nel periodo napoletano, forse perché patria ed ispirazione del regista.

Bella la fotografia di Renato Berta. Bravissimi gli attori, sopra tutti Elio Germano (interpretazione di alto livello e attore ormai maturo) e Popolizio, primattore teatrale ma caratterista sempre più prezioso nel nostro cinema (la sua galleria di personaggi comincia ad essere ragguardevole). Perplessità sulla colonna sonora.

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