Harry e Tonto – Uomini e gatti

Il nostro parere

Harry e Tonto (1974) USA di Paul Mazursky

New York, anni Settanta. L’anziano Harry Coombes e il suo gatto Tonto si imbarcano in un viaggio attraverso gli Stati Uniti alla ricerca di una nuova dimora dopo che la loro casa viene destinata alla demolizione.

Delicata commedia con risvolti agrodolci ed una serrata critica alla società americana degli anni settanta. La prima parte è urbana, legata alle radici di una persona, al tramonto della terza età. Nella seconda parte, invece, Mazursky crea un piccolo road movie dove Harry ricerca una nuova destinazione per gli ultimi anni della vita, un senso per chiudere serenamente la propria esistenza.

Il tono malinconico, alternato a sorrisi e lacrime per le cose che si perdono, stempera la critica sociale ma non la forza del personaggio. Carney ha vinto l’Oscar come miglior attore ma di particolare valore sono gli artisti di contorno tra cui spicca Herbert Berghof che interpreta Jacob, l’amico di Harry, intensissimo in un ruolo piccolo ma di particolare valore. L’ideologia hippye, il capitalismo, l’uso delle droghe, la vecchiaia, la solitudine: tanti sono i temi toccati con poetica ispirazione dal regista, autore anche della sceneggiatura con Josh Greenfeld.

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