Brooklyn (2015) USA di James Crowley
Negli anni 50 una giovane ragazza irlandese emigra a New York lasciando in patria sorella e madre. Dopo un inizio shock Eilis comincia ad ambientarsi: viene apprezzata sul lavoro, si fa delle amicizie, trova un fidanzato, si dimentica dell’Irlanda. Viene riportata alla realtà da un evento terribile: la sorella muore per una malattia incurabile che ha taciuto a tutti. Eilis è disperata ma si sposa con il suo ragazzo. Tornata a casa per la madre, scopre che tutto è rimasto uguale tranne la considerazione verso di lei che è cambiata. La mamma, poi, cerca di trovarle un marito per farla restare con lei. Eilis si lascia condizionare, non svela a nessuno del matrimonio, culla la possibilità di restare. Tutto però è cambiato in realtà, ma dentro di lei.
Il film di Crowley è elegante ed intenso. Ben scritto, fotografato e recitato, narra il percorso emozionale di una ragazza, il contesto culturale dell’Irlanda agricola post bellica, la maturazione e la presa di coscienza delle donne nel passaggio epocale del dopoguerra. Il volto radioso di Saoirse Ronan illumina l’intero film.