The creator

Il nostro parere

The creator (2023) USA di Gareth Edwards


In un futuro prossimo, mentre infuria la guerra tra la razza umana e le forze guidate dalle intelligenze artificiali, Joshua, ex agente delle forze speciali, viene reclutato per rintracciare ed eliminare il Creatore.


Gareth Edwards torna alle sue radici con The Creator, uno spettacolo fantascientifico da 80 milioni di dollari che ha più in comune con i film con cui ha debuttato che ai due blockbuster, Godzilla e Rogue One. Sebbene abbia budgets molto più alto di Monsters, ciò che questo nuovo film condivide, oltre a una vera invenzione visiva, è una forte visione socio-politica.

Edwards dichiara, infatti, coraggiosamente le sue intenzioni in anticipo, offrendo una narrazione dell’imperialismo occidentale, metafora della logica dell’America per l’invasione dell’Iraq, una riflessione sulla futilità della guerra, compresa la scia di danni collaterali lasciati indietro.

Il messaggio è alimentato dall’artigianato di alto livello, con alcuni dei migliori design di produzione dell’anno che danno al film un’intensità bruciante. Questo era previsto da Edwards, davvero, con Monsters e Rogue One che si distinguevano per il loro bellissimo lavoro di personaggi e il senso di intimità in uno sfondo epico. The Creator è il suo miglior film, che mostra il suo amore per il dramma politico e l’intrattenimento d’azione ma non sempre riesce ad emergere dal puro intrattenimento.

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