Salva e custodisci. La Bovary russa

Il nostro parere

Salva e custodisci (1989) RUS di Aleksandr Sokurov

Il regista russo rilegge il romanzo di Flaubert adattandolo al mondo russo.
La recitazione è volutamente statica, quasi grotowskiana nell’impostazione del ruolo dell’attore.
L’effetto è volutamente straniante al punto di travolgere lo spettatore. Difficile mantenere la concentrazione su un’opera complessa che lavora sui valori estetici e morali, impegnando il pubblico in un corpo a corpo filosofico.
Sokurov, fin dagli esordi, propone le sue tematiche. In occasione della sua trilogia sui dittatori ha affermato ” Io faccio film su coloro che hanno mostrato una personalità eccezionale rispetto a tutti gli altri. Essi apparivano come coloro in grado di avere il potere decisionale. Ma la fragilità umana e la passione influenzarono le loro azioni più che la loro condizione e le circostanze.” Si può dire che Emma Bovary sia un personaggio eccezionale per riflettere sul dovere morale insito nell’amore.

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