Life. Immagini di James Dean

Il nostro parere

Life (2015) CAN/GER di Anton Corbjin

Dennis Stock, un fotografo in crisi personale, incontra casualmente un giovane attore emergente James Dean alla vigilia dell’uscita del suo primo film da protagonista. Subito capisce di trovarsi di fronte ad un personaggio particolare e cerca di sfruttare la simpatia nata dall’incontro per un servizio che lo lanci. Il rapporto prende però una piega che non si aspetta: James è ribelle, umorale, incostante. Eppure, attratto dal fascino dell’attore, Dennis lo segue per una visita a casa propria. Lì scoprirà molto dell’uomo Dean e di se stesso.

Sempre difficile approcciare icone come Dean senza cadere nella banalità,  è sempre molto complicato. Il taglio dato da Corbjin è interessante ma non sembra scartare dalla superficie, dall’immagine riflessa dai media, dalla leggenda, piuttosto che entrare nel reale personaggio. Preferisce analizzare Dennis, il vero protagonista, lasciando il mito sullo sfondo. Facendo così non cade nella trappola iconica ma non riesce a dare interesse all’intreccio, schiacciato sulla necessità di dare spazio all’icona senza dimenticare il filo conduttore della trama. Pattinson è bravo mentre De Haan si imbroncia ma non convince.

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