Dopo il matrimonio – Destini incrociati

Il nostro parere

Dopo il matrimonio (2019) USA di Bart Freundlich

Alla ricerca di fondi per il suo orfanotrofio a Calcutta, Isabelle si reca a New York per incontrare un ricco benefattore. Un invito a nozze scatena una serie di eventi in cui Isabelle deve affrontare i demoni del proprio passato.

L’opera, remake del film omonimo di Susanne Bier, è stata trasportata negli Stati Uniti, rispetto all’iniziale Copenhagen, e trasformata perchè disegnata su misura per Julianne Moore da Freundlich, regista nonchè marito. Rispetto all’originale, infatti, i personaggi femminili sono preponderanti dando un’ulteriore funzione “femminile” alla trama.

La versione americana  manca dell’asciuttezza del modello originale che aveva meno cedimenti al sentimentalismo e una diversa gestione delle scene madri, enfatizzate per dare spazio alla versatilità attoriale della Moore. I toni talvolta troppo melodrammatici nuociono in parte al film, rendendolo un po’ troppo centrato sugli attori.

La regia si adagia così sulla scrittura mediocremente, senza guizzi ma riprendendo in modo piatto le scene. Freundiche si fida degii attori (bravissimi oltre ogni dubbio) ma non reisce a dare profondità allo sguardo.

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