Barbecue. Cibo per l’intelligenza

Il nostro parere

Barbecue (2014) FRA di Eric Lavaine

Il cinema francese ha sempre saputo mantenere viva la commedia basandosi su una formula molto semplice: la buona scrittura. Quello che si può sempre notare in questo genere di opere sono due costanti: attori bravissimi quasi sempre di estrazione teatrale, copioni brillanti dove ci sono buone idee (spesso originali) accoppiate a stile e ritmo. Barbecue è pienamente identificabile in questa descrizione.

L’idea, per vero, non è particolarmente nuova. Antoine, ricco imprenditore cinquantenne, ha un attacco di cuore che mette a repentaglio la propria vita. L’esperienza lo spinge a cambiare completamente: rinuncia al suo stile di vita morigerato (non beve, non fuma, fa sport) per concedersi ai baccanali, decide di non tradire la moglie e cerca di aiutare la combriccola di amici con cui si ritrova sempre.
Spinto dal desiderio di rinascita, però, si spinge troppo in là, rompendo l’equilibrio del gruppo, svelando segreti in modo arrogante ed improprio. Alla fine di ciò dovrà decidere cosa vale davvero nella vita.

Lambert Wilson è il protagonista, ma tutto il cast è ben assortito. Piacevole.

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