Neve rossa – Speranza

Il nostro parere

Neve rossa (1951) USA di Nicholas Ray

Un poliziotto newyorkese dai modi eccessivamente brutali, Jim Wilson, viene trasferito dai superiori in un villaggio montano. Qui l’uomo conosce una ragazza non vedente, sorella di un ricercato in fuga.

La prima parte è un noir particolarmente riuscito per la sua efferatezza ed il carico di inquietudine e brutalità insolite per l’epoca. Il personaggio di Ryan è estremamente moderno e fuori dai canoni di quegli anni. L’inseguimento nella notte cittadina ed il ritmo impresso alla ricerca dei due assassini che apre l’opera, sono di grande efficacia.

La seconda parte, invece, ha momenti molto alti ma anche una parte romantica fin troppo consolatoria e manierata. Probabilmente si tratta del prezzo che Ray ha pagato per poter bilanciare la negatività dell’ambiente, nonchè il messaggio depressivo e nevrotico, dovunque si trovi il protagonista.

L’unica sua speranza è una donna che non lo vede e quindi non lo percepisce per come lui stesso si rappresenta, ma anzi sa cogliere l’essenza affogata nella solitudine. Il doppiaggio algido non consente di cogliere appieno le sfumature dei personaggi.

Bellissimo anche l’inseguimento nella neve. Robert Ryan è un Jim Wilson che alterna occhiate luciferine a profonde angosce con grande naturalezza.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email