Free state of Jones (2016) USA di Gary Ross
La storia del contadino del Mississippi Newton Knight e della sua lotta contro la schiavitù in America, che lo portò a separarsi dalla Confederazione e a fondare lo Stato libero di Jones.
La vera storia di Newton Knight, infermiere per l’esercito confederato durante la guerra civile americana, che quando suo nipote, costretto a unirsi alla lotta, muore decide di non combattere più e disertare. Nella sua visione i poveri non dovrebbero combattere in nome dei ricchi. È costretto così ad unirsi con afroamericani fuggiti dalla schiavitù con cui stabilisce un rapporto umano forte e sincero.
La storia di alcuni coraggiosi ribelli che non vogliono più combattere per qualcun altro è accattivante, stabilisce subito una forte empatia con i personaggi. Free State of Jones ci riesce grazie alla prova d’attore di McConaughey ma trascura i personaggi di contorno, spesso tratteggiati.
Forse il problema di questo film è il volere raccontare tutto: la Guerra Civile, la schiavitù, la lotta per i diritti dei neri nel novecento, l’amore interrazziale. L’insieme è solido e professionale, ma non sempre è raffinato nel cogliere gli aspetti nascosti degli eventi.
La recitazione di alto livello mostra potenzialità inespresse, possibili strade che sono state percorse timidamente. Mahershala Ali nel ruolo dello schiavo fuggiasco Moses è notevole ma confinato nei ritagli. Il film è ben interpretato e questo rende il prodotto finale scorrevole.
Gary Ross si conferma regista robusto e preparato, capace di condurre in porto il film storico e il dramma razziale con perizia. Manca il colpo d’ala ma resta una vicenda affascinante ed un uomo, Newton Knight, che ha avuto coraggio e cuore.
