Emma – Eleganza

Emma (2020) UK di Autumn De Wilde

Una giovane donna, Emma Woodhouse, vive nell’Inghilterra dell’epoca georgiana e si occupa di combinare matrimoni, in modo a volte maldestro e spesso invadente, tra le persone che conosce.

Elegante e di ottima qualità produttiva, Emma è ormai parte di una consuetudine al genere dei film di costume. In particolare, Jane Austen è stata saccheggiata con numerose riduzioni cinematografiche tutte contrassegnata da una ricerca estetica e da una qualità formale sempre efficace. Il punto è che sono i dialoghi e la costruzione dei romanzi dell’autrice inglese ad essere l’ideale riferimento per un film, perfettamente serviti di tutti gli elementi che fanno ricordare un’opera.

E’ così anche per questo film che mostra garbo e una certa classe, ma non si distanzia dai tanti prodotti analoghi degli ultimi anni. Ogni cosa è però efficace e a posto: ogni attore è in ruolo e grazioso. Non si può non sorridere dei palpiti amorosi di Emma e dei suoi complicati progetti matrimoniali, tutti destinati ad andare in rovina.

Il principio essenziale della Austen, maggiormente evidenziato dalla regista, è l’empatia verso i personaggi che si rivelano ben diversi dagli stereotipi proposti all’inizio. La signora petulante e fastidiosa (come non odiarla?) si rivela una donna di cuore grande che vale la pena di sopportare nelle sue chiacchiere per il suo spessore umano. E via dicendo poichè persino il sacerdote, meschino e gretto fin che si vuole, ha dentro di sè un’umanità da rispettare.

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