Buoni a nulla. Il cinema di buon gusto

Il nostro parere

Buoni a nulla (2014) ITA di Gianni Di Gregorio

Di Gregorio ha scoperto a 60 anni un filone cinematografico e ci si è buttato a capofitto realizzando (un piccolo miracolo) tre gioiellini in 6 anni, basati su chiari principi e visione decisa. Sono opere semplici, con pochi attori professionisti ben selezionati e diversi non professionisti scelti con cura, attenzione e occhio cinematografico. Non è, infatti, un attore che primeggia (e lui è sempre il protagonista)  ma l’insieme che diventa coralità e stile.

Qua il regista si è circondato da più volti noti del solito, compreso l’ottuagenario Ugo Gregoretti in un delizioso cameo. Non si è persa però la vena di Di Gregorio che sa tratteggiare un’umanità infelice, chiusa nelle proprie abitudini diventate col tempo prigioni ed eremi, che riscopre improvvisamente la possibilità di un’altra vita. Il treno ha fischiato, diceva Melville: qua, invece, Gianni, piccolo travet ministeriale, è costretto dalle ristrutturazioni del personale a cambiare il suo posto di lavoro agiato e anche poltronesco, per una nuova sede, votata al mito dell’efficienza.
In questo ingranaggio si trova circondato da altri che, ognuno a modo proprio, nasconde paure, angosce, desideri sopiti dalla routine. Cambiare la natura mite del protagonista, finalmente arrabbiato e aggressivo, porta a cambiamenti in tutti.

Il lieto fine è un po’ semplificatorio ma resta la sensazione di una fiaba, narrata mentre il sonno vince

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email