Blinded by the light – Travolto dalla musica

Il nostro parere

Blinded by the light – Travolto dalla musica (2021) UK di Gurinder Chadha

Un adolescente britannico di origini pakistane affronta l’intolleranza tradizionalista del padre e il razzismo grazie alla poesia. Quando il giovane la musica di Bruce Springsteen, la sua vita prende una imprevedibile svolta.

La musica di Bruce Springsteen è stata ispirazione ed emozione per il giornalista Sarfraz Manzoor, il cui libro di memorie Greetings From Asbury Park è alla base di quest’opera la cui sceneggiatura cattura l’esperienza di essere un fan, la pura euforia e il senso di una visione che apre a panorami oltre il tuo orizzonte personale.

Ambientato negli anni ’80 nella piccola città di Luton, il film affronta temi importanti come il razzismo, il nazionalismo, l’integrazione e le relazioni familiari nell’ambito di una famiglia pakistana che fatica a sbarcare il lunario nel periodo tatcheriano.

L’incontro con la musica di Springsteen è il momento catartico per il protagonista che, turbato dalla colonna sonora di Born to run, ha una rivelazione: la musica – fatta da un ragazzo americano di un posto chiamato New Jersey – parla a lui, figlio di immigrati nella lontana Inghilterra.

Ci sono sequenze esuberanti in “Blinded by the Light” che sono fondamentalmente tratte da un film musicale. Intere piazze di paese esplodono in movimenti di danza coordinati. Springsteen ha permesso l’uso del suo capiente catalogo, quindi le sue canzoni dominano per tutto il film. L’approccio di Chadha è aperto e affettuoso, ed è anche pieno di acute intuizioni sulla crescita del figlio di immigrati. Tutti gli attori sono in parte, ma Kulvinder Ghir apporta una potente miscela di gravità, dolore e umorismo alla sua interpretazione.

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