Unbroken. Calvario

Il nostro parere

Unbroken (2014) USA di Angelina Jolie

La vita di Louis Zamperini, prima atleta olimpico poi prigioniero di guerra dei giapponesi nella seconda guerra mondiale, narrata in prima persona con idealismo e discreta perizia dalla star Angelina Jolie. La narrazione è abbastanza convenzionale con alcuni flashback che ripercorrono la gioventù di Zamperini contrapposta alle missioni di guerra e alla prigionia nei campi di concentramento giapponesi. I tormenti, le sevizie, la brutalità del trattamento corrisposto ai prigionieri e soprattutto a lui, non tolgono all’uomo il desiderio di vivere, la speranza di tornare a casa. Alla Jolie interessava raccontare la forza interiore di una persona che ha saputo affrontare prove durissime mantenendo intatta la sua umanità. C’è riuscita sia pure in una forma canonica, ma ha superato indubbiamente le perplessità del passo alla regia.

Attori discretamente in parte, militare sadico giapponese ricalcato sul modello di Furyo (anche qua, tra l’altro, un musicista è l’interprete), lessico e iconografia da film classico e riuscito.

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