Tutti per 1 e 1 per tutti – Il ritorno di D’Artagnan

Il nostro parere

Tutti per 1-1 per tutti (2020) ITA di Giovanni Veronesi

D’Artagnan, Porthos e Athos sono richiamati dalla Regina per un’ultima missione. Guidati da una singolare veggente di nome Tomtom, si lanceranno in una nuova avventura che intreccerà i destini della piccola Principessa Ginevra e Buffon, un giovanissimo e riccioluto orfanello.

Sequel della fortunata commedia, questo secondo capitolo “italiano” dei tre moschettieri sposa totalmente il lato favolistico riprendendo gli stessi personaggi ormai vecchi, imbolsiti e privi di Aramis (ritornato sotto forma di lupo) che devono difendere l’amore tra due bambini, impedito dagli affari di stato.

I moschettieri hanno gli stessi vezzi del primo episodio che assecondava le capacità mimetiche degli attori. Ognuno parla con la sua inflessione dialettale eccettuato D’Artagnan che Favino caratterizza con un accento francese instabile e buffonesco. In più Veronesi ci infila Cyrano de Bergerac che smette di parlare in versi dopo due secondi senza un motivo e senza una ragione.

Il regista, e sceneggiatore, voleva divertirsi mescolando i generi e le storie,  cercando di sovvertire i luoghi comuni sui personaggi, ma è frenato terribilmente dall’occasione spinta, ovvero il ridicolo amore infantile tra i due ragazzini: uno scimmiottamento del romanticismo adulto pretestuoso e debolissimo come il finale che mescola realtà e fantasia nel tentativo di dare una morale a dir poco improbabile.

Alcuni momenti sono spiritosi ma davvero manca qualità al testo che diventa un puro divertimento per gli attori lasciando un pochino di noia a chi vede.

Sky ha preferito giocare direttamente il film sulla propria rete, rinunciando al lancio in sala per ovvi motivi legati alla pandemia.

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