Storia di un matrimonio (2019) ITA di Noah Baumbach
Charlie, regista teatrale, e Nicole, sua moglie e attrice, sposati con un bambino. Lei è una madre affettuosa e complice, lui un padre attento e presente. Ognuno apprezza l’altro, sia nei suoi pregi che nei difetti. Sembra il ritratto di una piccola famiglia perfetta, ma c’è qualcosa che non va, portando la coppia al divorzio.
Baumbach mette in scena (e considerato trattarsi di attori teatrali, il termine è quanto mai azzeccato) .la disgregazione di una coppia con espressioni autobiografiche. Con stile asciutto ma coinvolgente siamo accompagnati in questo vortice di incomprensioni in cui si inseriscono avvocati cinici e disinvolti, parenti, interessi economici e forze disgregatrici che gioiscono della distruzione di un sentimento.
La cosa più interessante del film è, infatti, la relazione tra i due protagonisti. Non possono più vivere insieme, ma si amano intensamente come il primo giorno e sanno di essere ormai parte indistruttibile dell’altro. Eppure ciò non basta, vi è la necessità di lasciarsi perchè le regole del gioco in qualche modo obbligano a farlo, regole del gioco che attengono molto al mondo dello spettacolo americano.
Tutto ciò viene narrato seguendo i personaggi. La cinepresa li osserva da vicino, cogliendo ogni tremore, ogni dubbio, ogni sussulto. Bellissimo è il canto finale disperato di Driver che condensa in sè tutto senza un esplicito riferimento.
