Star trek beyond. Ancora tu

Il nostro parere

Star Trek Beyond (2016) USA di Justin Lin

In apertura vi è il momento degli omaggi. Durante le riprese, infatti, sono morti il giovane Anton Yelchin (27 anni troncati da un assurdo e fino ad ora inspiegabile incidente casalingo), intreprete di Cekhov, e lo storico Spock della serie TV, ovvero Leonard Nimoy. In questi due momenti, giocati con discrezione e gusto c’è il saluto che la troupe ha voluto dedicare ai due attori: un saluto fine ed intelligente che fa commuovere. Poi vi è la solita sarabanda di effetti speciali e avventure cosmiche con tanto di cattivo che sembra sempre sul punto di conquistare l’universo con un’arma imbattibile e poi viene regolarmente sconfitto. Difficile perciò dare un giudizio che non sia di plauso verso la costruzione atletica delle scene e di stanca osservazione delle classiche dinamiche. Puntualmente tornano gli stessi stereotipi, le stesse funzioni (manco fossimo nello schema interpretativo di Propp) e questo alla fine rende seriali e poco interessanti i diversi episodi. Non c’è una scintilla che possa accendere la fantasia e possa aprire la mente degli spettatori.

In questo baillamme c’è solo la straripante femminilità di Sofia Boutella che emerge. Idris Elba, invece, viene oscurato dal trucco e perde ogni forza risultando un cattivo di maniera. Pine e Quinto sono abbastanza anonimi. Meglio Urban e Pegg, capaci almeno di dare significato ai propri personaggi.

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