Secret love (2021) UK di Eva Husson
Jane Fairchild è una cameriera di umili origini che ha una relazione segreta con il benestante Paul Sheringham, promesso sposo di Emma Hobday, una ragazza del suo stesso ceto sociale.
Secret love non è un’opera di memorie. È basato su un romanzo del pluripremiato autore britannico Graham Swift, adattato per lo schermo dalla scrittrice di “Lady Macbeth” Alice Birch. La narrazione è impressionista e sensuale, catturando quelle immagini fugaci – una coda che sbatte in una brezza primaverile, il contorno della bocca di un amante – che indugiano nella memoria dopo che i dettagli di un momento sono scomparsi da tempo. Parla sia di un giorno importante nella vita di una donna, sia di come i suoi eventi abbiano influenzato tutto ciò che ha fatto in seguito. È una storia sulla narrazione e su ciò che fa desiderare, o forse aver bisogno, qualcuno di diventare uno scrittore.
Tra gli sguardi intensi e le mani che accarezzano libri elegantemente rilegati, spiccano due cose: l’estesa nudità frontale di Young e O’Connor, alias. Il principe Carlo in “The Crown” e l’ambiziosa struttura non lineare del film. A merito della regista Eva Husson, la storia non è mai difficile da seguire grazie ad un lavoro di scrittura che svela il significato di parole e oggetti lasciandoli al tempo, come formazioni rocciose rivelate dal riflusso della marea.
L’approccio caleidoscopico di Husson offre anche a Jane una vita interiore ricca e palpabile. Senza dover affermare queste cose direttamente, il film trasmette i sentimenti contrastanti di Jane riguardo ai suoi anni da domestica e come la lettura sia diventata una via d’uscita che era sia temporanea (perdersi in una bella storia d’avventura) che permanente (lasciare il suo lavoro con i Niven per lavorare in libreria). Combinata con una vivida tavolozza di colori e primi piani poetici, la regia realizza felicemente ciò che si propone di fare: evocare i ricordi romanzati di Jane in modo vivido come se fossero quelli dello spettatore.
A livello intuitivo e sensuale, il film è inebriante per una regia ricca di movimenti di macchina poetici e ad interpretazioni di alto livello che rivelano Odessa Young e Josh O’Connor come attori di spessore.
