Natale a tutti i costi – Spirito materno

Il nostro parere

Natale a tutti i costi (2022) ITA di Giovanni Bognetti

Due genitori afflitti perché i figli non vogliono più passare del tempo con loro si inventano una finta eredità per riunire la famiglia a Natale. Da questa bugia nascono mille equivoci.

Netflix compie una scelta intelligente evitando di tirare in ballo il solito Babbo Natale (o altre amene invenzioni) per fare la commedia natalizia. Punta, invece, sui classici elementi della commedia: una storia esile ma discretamente scritta, protagonisti empatici e una dose di buonumore. Si parte dal remake della pellicola francese del 2021 Mes tres chers enfants diretta da Alexandra Leclère.

Se, poi, ci si aggiunge una regia attenta e un De Sica che, una volta tanto, gioca sull’understatement facendo da spalla ad Angela Finocchiaro, abbiamo un buon film che fa sorridere senza volgarità o eccessi.  Bognetti evita anche l’effetto lacrima o i toni melensi dell’happy end (che ovviamente non manca) usando ancora l’ironia.

Natale a tutti i costi si distingue rispetto ai tanti prodotti analoghi per il buon gusto ed alcune battute davvero azzeccate frutto anche di un buon feeling tra i due attori protagonisti. Niente capolavoro, of course, ma una buona medietà che fa trascorrere 90 minuti con il sorriso sulle labbra. Missione compiuta.

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