Memory (2022) USA di Martin Campbell
Alex, un sicario, diventa il bersaglio della sua organizzazione per essersi rifiutato di fare un lavoro. Mentre fugge da loro, l’FBI e i servizi segreti messicani seguono le sue tracce, allertati dalla scia di cadaveri che lascia ovunque vada.
Memory è un remake di un thriller belga del 2003 intitolato The Alzheimer Case, a sua volta basato su un romanzo di Jef Geeraerts. La maggior parte delle modifiche utilizzate per la versione americana sono estetiche, anche se il passaggio dall’Europa al confine tra Texas e Messico consente alla sceneggiatura di concentrarsi sulla tensione esistente tra le autorità statunitensi e messicane, nonché sul disagio tra l’FBI e le forze dell’ordine locali.
Neeson è diventato, in una certa maniera, un franchising, talmente tanti sono i film fotocopia che ha interpretato negli ultimi anni. Rispetto agli altri, però, quest’opera ha più punti di diversità. Il personaggio principale non è “una brava persona in fondo”, in più è affetto da Alzheimer e sa bene cosa gli accadrà.
La sceneggiatura blanda con un alzheimer che colpisce troppo rapidamente rispetto alla realtà non approfitta di questi elementi anche perché lo stesso attore sembra essere meccanico nella sua recitazione. Ciò nonostante, possiamo dire che questo è il miglior film di Neeson perché, seppure in modo professionale e per nulla originale, si tratta di un action movie di discreto livello.
