I 10 miglior autori di colonne sonore

Le classifiche sono sempre molto pericolose, soprattutto se riferite ad un campo così vasto come quello degli autori delle colonne sonore. In senso ‘iconico’ riportiamo, perciò, la classifica di quelli che hanno lasciato il loro marchio a fuoco (non quelli che magari ne hanno scritte di più) nella storia del cinema. E’ quasi un delitto lasciar fuori musicisti come Rota, Tiomkin o Alfred Newman, ma il numero limitato costringe a scelte dolorose.

10 Max Steiner (Vienna, 10 maggio 1888 – Hollywood, 28 dicembre 1971).

9 Bernard Herrmann (New York, 29 giugno 1911 – 24 dicembre 1975)

8 Howard Shore (Toronto, 18 ottobre 1946)

7 James Horner (Los Angeles, 14 agosto 1953)

6 Maurice Jarre (Lione, 13 settembre 1924 – Los Angeles, 29 marzo 2009)

5 Vangelis, nome completo Evangelos Odysseas Papathanassiou, (Volos, 29 marzo 1943),

4 Hans Zimmer (Francoforte sul Meno, 12 settembre 1957)

3 Ennio Morricone (Roma, 10 novembre 1928)

2 Jerry Goldsmith,  nome d’arte di Jerrald King Goldsmith (Pasadena, 10 febbraio 1929 – Beverly Hills, 21 luglio 2004),

1 John Williams (Queens, 8 febbraio 1932)

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7 Responses

  1. Ste scrive:

    1.Ennio Morricone
    2.John Williams
    3.Hans Zimmer
    4.Denny Elfman
    5.James Horner
    6.Jerry Goldsmith
    7.Henry Mancini
    8.Burt Bacharach
    9.Nino Rota
    10.Leonard Rosenman

     
  2. valerio p. scrive:

    Come non citare nemmeno Basil Poledouris?
    Pensate a Conan o a Caccia ad Ottobre Rosso con un’altra colonna sonora, sarebbero film così famosi?

     
  3. CADELLI PAOLO scrive:

    PER FARE CLASSIFICHE DI QUALSIASI GENERE BISOGNA AVERE DEI PARAMETRI DI RIFERIMENTO
    ALTRIMENTI CHI LE COMPILA SEGUE UN PROPRIO GUSTO E NON SERVONO A NIENTE.

     
  4. Pietro scrive:

    Lasciare fuori Rota, a cui è legato tutto l’immaginario felliniano (quindi una delle più grandi fantasmagorie che la storia del cinema abbia mai conosciuto) e metà di quello italiano (Visconti, Monicelli, Zeffirelli, Wertmuller, ecc.), senza contare l’oscar per il film di Coppola, non è un delitto, è proprio un’idiozia.

     

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