Gang story. L’amicizia, nonostante tutto

Il nostro parere

Gang story (2011) FRA di Olivier Marchal

Film noir di grande atmosfera grazie alla ricostruzione accurata degli anni ’70. Marchal è un regista solido capace di descrivere i percorsi interiori di poliziotti. Stavolta, però, si pone dall’altra parte della barricata, mettendo al centro della vicenda i capi della Banda dei Lionesi, gruppo di delinquenti molto attivi negli anni 70 che torna in campo ai giorni nostri per salvare Momon, arrestato dalla polizia, ma ricercato anche da un altro delinquente, intenzionato ad ucciderlo.

Serge, suo antico sodale con cui ha condiviso tante battaglie, decide di aiutarlo, nonostante abbia abbandonato la malavita, nonostante rischi di perdere la moglie e la famiglia. Prevale, però, il senso dell’amicizia virile, la lealtà incorruttibile, il senso di appartenenza. Serge, perciò, supera ogni ostacolo e per l’amico è pronto a perdere ogni cosa. Contro di lui, le altre gang e la polizia che cerca di smantellare la banda.

Film con attori di livello. Molto bravo è Gerard Lanvin, così come tutti i personaggi secondari. Questo film ha molto in comune, per quanto riguarda la ricostruzione d’epoca, con il nostro Romanzo Criminale, ma rimane nell’alveo del cinema di genere, senza cercare di legare le vicende ad aspetti storici, sociali e politici. Marchal è attento alle motivazioni interiori, alla forza autodistruttiva che anima questi uomini, sempre spinti all’eccesso, sempre vicini al tracollo.

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1 Response

  1. Roberto scrive:

    A me è piaciuto molto

     

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