Follie d’inverno. L’eleganza nella danza

Il nostro parere

Follie d’inverno (1936) USA di George Stevens

Un ballerino prestigiatore dimentica persino di sposarsi ed è costretto ad emigrare a New York per trovare fortuna. Lì conosce un’insegnante di danza con cui presto raggiungerà il successo e troverà l’amore. La coppia Astaire- Rogers è un’esplosione di energia. Il loro impeto e la perfetta armonia nei movimenti costituisce una forza inarrestabile che infonde sentimento al film. Il loro feeling è giostrato con intelligente arguzia da parte del regista che alterna scena comiche a numeri di danza classici e formalmente impeccabili.

Il film è impostato in modo molto teatrale grazie alla partizione cronometrica tra scene di danza e parti comiche che servono, più che altro, a rilassare il pubblico in attesa di una nuova performance. La parte “buffonesca” è affidata alla coppia formata da Victor Moore e Helen Broderick, perfetto contraltare ai due protagonisti. E’ infatti il “tessuto” di sfondo creato dai due interpreti a far risaltare maggiormente la scena dei protagonisti.

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