Fino a qui tutto bene. Adagio brillante.

Il nostro parere

Fino a qui tutto bene (2014) ITA di Roan Johnson

L’italoinglese Roan Johnson ha ottenuto una certa visibilità con la regia della serie televisiva I delitti del Barlume, tratti dai romanzi di Marco Malvaldi. Sia come sceneggiatore che, ora, come regista, ha scelto un registro brillante, firmando regie dolce-amare in cui si passa con leggerezza dal dramma alla risata.

La vera difficoltà di questa scelta è l’equilibrio che si deve dare ai diversi toni, nonché il respiro delle vicende raccontate. Più Johnson si limita ad un piccolo mondo, più le sue storie riescono a conservare questo equilibrio, creando una forte empatia con i protagonisti. Non era successo questo in I primi della lista, mentre con la vicenda di questi 5 universitari di lungo corso che abbandonando l’appartamento che hanno condiviso per tanti anni, compiono il salto definitivo nell’età adulta con il suo conseguente carico di disillusioni e dolori.
Il copione è molto piacevole ed estroverso, pur viaggiando su un certo dejavu che gli impedisce di essere davvero illuminante. Le similitudini con I laureati di Pieraccioni dovrebbero turbare Johnson. Da segnalare Silvia D’Amico: potrebbe essere una sorpresa nel prossimo futuro.

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