Ammore e malavita – Melò malavitoso

Il nostro parere

Ammore e malavita (2018) ITA dei Manetti Bros

Don Vincenzo, un boss della camorra, sopravvive a un attentato e decide di cambiare vita. Dietro consiglio della moglie, finge di essere morto, ma il suo segreto non resta tale a lungo.

I fratelli Manetti esplorano ancora il cinema passeggiando tra i generi. Ecco che in questo caso sposano il pulp-poliziottesco arricchendolo di contributi musical, di toni da commedia e crime story. La sceneggiata è lo sfondo della storia d’amore tra Fatima e Ciro, minacciata dal boss camorrista Scozzalone. Questo melange viene sfruttato adeguatamente dai due fratelli romani che riescono a mantenere un difficile equilibrio senza scadere nell’esercizio di stile, loro vero limite.

Gli intermezzi musicali rileggono la sceneggiata utilizzando brani da hit e la verve comica di alcuni attori. Protagonista è il Coliandro televisivo Giampaolo Morelli, accompagnato dalla rivelazione Serena Rossi nonchè dal giullaresco Carlo Buccirosso e Claudia Gerini. Attori, cantanti (il leader degli Almanegretta), modellini vintage, riempiono lo schermo colorato e divertente.

Gustoso e accattivante, Ammore e malavita si propone come una riuscita esecuzione postmoderna pur senza uscire dal bozzetto.

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