Zombieland – doppio colpo (2019) USA di Ruben Fleischer
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Dieci anni dopo essersi incontrati, Tallahassee, Columbus, Wichita e Little Rock continuano a dare la caccia agli zombi a Washington, dove hanno preso possesso della Casa Bianca, ormai abbandonata. Un litigio, però, rovina l’armonia del gruppo.
Dopo 10 anni Fleischer ripropone i suoi eroi nella più riuscita parodia del genere zombie della storia del cinema. Lo fa ripartendo con il divertimento assoluto, grazie ad un testo che non presenta pause e con una serie di battute citazioniste da far girare il capo.
Tutti gli attori sono splendidi nel prendersi in giro. Manca la zampata di classe assoluta (Bill Murray nel primo episodio è indimenticabile), ma ancora una volta il regista ci proietta nel mondo postapocalittico con ironia ed intelligenza.
Nello script l’intento era divertire il pubblico, ma non manca l’analisi sociologica, la metafora più spinta ed una critica alla politica che esce dal qualunquismo per divenire riflessione sull’esistenza.
E guardate proprio tutto, fin dopo i titoli di testa. Sorpresa.
